venerdì 9 febbraio 2024

Il CRR in Francia

 Il CRR in Francia

Il CRR e’ un certificato per l’utilizzo del DSC sul VHF , il corrispettivo del SRC inglese.

Visto che abbiamo bandiera francese e non abitiamo lontanissimi dalla Francia siamo andati nella direzione di sostenere l’esame in Francia.

Avevo letto da varie parti il film dell’orrore del sostenere l’esame in Italia, partendo dal fatto che non esiste un libro ufficiale dove prepararsi, all’inventiva degli esaminatori nel fare domande creative ecc..

Circa alla fine di dicembre, siamo entrati nel sito dell’ANFR francese, dove si puo’ accedere alla pagina dedicata al CRR, pagina fatta benissimo con tutte le possibili spiegazioni, dal poter scaricare in PDF il manuale su cui verteranno le domande, alla procedura online per l’iscrizione, con la possibilita’ di scegliere tra le infinite Capitaineries ( che non hanno nulla a che fare con le Capitanerie italiane) dislocate capillarmente su tutto il territorio francese, decidendo giorno, ora e posto.

Noi abbiamo deciso per Anglet il 7 febbraio che e’  il posto piu’ vicino a noi, da raggiungere in auto. Deciso per il 7 febbraio, perche’ a distanze ravvicinate a gennaio, abbiamo avuto prima l’inaugurazione della mostra dei disegni di Antonella, seguita dopo due settimane all’invito del Real Club di Regata di Asturia per fare una conferenza in spagnolo sul nostro viaggio in Patagonia.

Inviato tutto via email, comprese le fotografie rispettando le misure date nel portale, dopo poco meno di una settimana abbiamo ricevuto le convocazioni scritte via posta con la conferma dell’appuntamento da noi deciso.

Una precisazione, parlo al plurale, perche’ avevamo deciso di fare l’esame entrambi, io e Antonella, perche’ pensiamo che il corso e l’esame non sia solo passare un test, ma pensiamo che sia davvero un occasione per ampliare le proprie conoscenze, per un eventuale utilizzo .

Di questo ce ne siamo resi conto ancor di piu’  per come viene gestita la cosa in Francia, che continuiamo a stupirci della profonda cultura che hanno per la navigazione in generale.

Causa i vari impegni, siamo riusciti a cominciare a studiare intorno al 27 gennaio, per Antonella nessun problema a studiare direttamente dal manuale in francese, mentre io con il mio francese basico ho tradotto tutto il manuale con l’ausilio di Google e con l’occhio sinistro sul manuale in italiano e con il destro su quello francese siamo andati avanti nello studio.

Consigliati anche dal sito ANFR, ci sono due video sul manuale su youtube in francese che aiuta a fare l’orecchio al francese, scopriremo solo in fase di esame che ci sono su Google anche una serie di prove di esame con i vari quiz, noi non lo sapevamo a siamo andati avanti alla vecchia, con studio e interrogazioni uno con l’altro.

Abbiamo affittato una macchina per il viaggio di 400 km, e con l’occasione abbiamo pensato che dopo l’esame avremmo fatto una breve visita ad una coppia di amici che non vedevamo da undici anni a Pau, altri 100 km direzione est.

Siamo anche a mezzo per il rinnovo della zattera “Seago oceánica da 4 posti” e avevamo individuato una stazione di certificazione in Spagna a La Rapita, un porticciolo in Catalonia tra Tarragona e Valenzia.

Inizialmente avevamo pensato di spedire la zattera via corriere, ma abbiamo poi pensato che essendo la prima certificazione dopo 3 anni di quella particolare zattera, ci sarebbe piaciuto vederne il contenuto e la prova di gonfiamento.

Abbiamo quindi caricato la zattera in macchina con l’idea, dopo aver fatto visita ai nostri amici a Pau , di traversare i Pirenei e dopo altri 500 km andare di persona a La Rapita.

Il 7 mattina abbiamo l’appuntamento per il test alle 10:00, e si sono raccomandati di essere puntualissimi , se si arriva in ritardo si perde l’esame.

Alle 09:30 siamo davanti alla porta della Capitainerie , c’e’ gia’ la ragazza che sta’ montando il proiettore per fare il test.

L’esame e’ strutturato in 24 domande multirisposte che verranno proiettate su uno schermo con anche l’ausilio di una voce elettronica che legge il testo, viene consegnato ad ogni partecipante una specie di remote control individuale con il proprio nome scritto sul display, con 5 pulsanti, 4 per la scelta della risposta, uno per fare enter e uno rosso per poter annullare la risposta, tempo ogni domanda 22 secondi, tempo che si vede scorrere in alto sullo schermo.

Ci si trova in 8 candidati , due donne e sei uomini, sono l’unico che arranco con il francese e durante il test non e’ permesso fare domande di spiegazione, tant'e’ che 3, 4 domande non ne capisco bene il senso, oltretutto io la notte prima avevo passato la notte completamente in bianco, non e’ mai facile fare gli esami , ma mi sono reso conto che a 67 anni e’ ancora piu’ difficile per la tensione, anche Antonella non aveva avuto una notte molto tranquilla.

In qualche maniera finisce la sessione del test, sono sicuro di averne sbagliate almeno 4 per non averne capito il senso, e la tensione non aiuta di sicuro.

Tutti i remote control fanno capo al computer dell’esaminatore, appena terminato il test dopo 5 secondi ci rilascia i risultati, e ci dice súbito che tutti e 8 abbiamo passato il test, un gran respirone di sollievo si leva dalla sala, vedo che non ero il solo a essere in tensione, poi ci dice i risultati per singolo, io 19 su 24, cinque sbagliate, ma c’e’ chi fa peggio di me, un francese con 16 su 24 .

Antonella un po’ perche’ il francese e’ la sua seconda lingua, ma anche perche’ e’ un “zarvlon” (cervellone) fa’ 23 su 24 e si interroga ancora del perche’ ne ha sbagliata una…sti perfezionisti J.

Siamo comunque super contenti, dopo un mese di impegni gravosi e importanti, cambiando da una lingua all’altra siamo riusciti a fare tutto quello che ci eravamo preposti.

 “Chapeau “ a sti francesi, un' organizzazione incredibile, tutto fluido e senza intoppi  e con la prerogativa e l’impostazione di cercare di estendere una cultura marina e non di burocratizzare inutilmente le cose.

Finalmente belli sereni  andiamo a Pau dai nostri amici, il giorno dopo ripartiamo con slancio e traversiamo i Pirenei, bellissimi di questa stagione, anche se la neve latita.

Dopo 6 ore di viaggio arriviamo a La Rapita alla Nautica Alfacs, che ci aspettavano per cominciare la revisione con noi presenti.

Detto fatto, aprono la zattera, rimuovono la bombola della CO2  e con un compressore deumidificato gonfiano la zattera, in un' oretta Jordi ci spiega tutto su quella zattera, ci dice cosa verra’ cambiato e cosa no, non molto a dir la verita’, non abbiamo cibo e acqua dentro, ma abbiamo una Grab Bag separata, ci fa’ vedere ogni singolo componenete presente sulla zattera .

Terranno la zattera gonfiata in osservazione con una tabella di pressioni ecc.. l’indomani riinpacchetteranno il tutto e noi con la nostra zattera nel bagagliaio con 8 ore di auto ce ne torneremo a Gijon, fine di un gran bel viaggio ricco di avvenimenti e persone.

I Pirenei..senza neve






La Seago Oceanica








sabato 27 gennaio 2024

Un pequeño velero hacia el gran sur ; la charla

25 gennaio 2024 Gijon

By Angelo

 Il Real Club de Regata Asturia in Gijon , ci aveva invitato a fare una conferenza sul nostro lungo viaggio in Patagonia, noi avevamo accettato con la consapevolezza che il nostro Castellano non e' proprio il massimo, e anche se ce la caviamo abbastanza bene giornalmente , altra cosa e' poi parlare in pubblico davanti ad un folto pubblico, eravamo non poco preoccupati, ma anche contenti di accettare questa sfida.

Abbiamo rivisto la nostra presentazione originale in italiano su power point , stagliuzzata un po' per stare dentro i 45 minuti con gran fatica, e tradotta tutta in Castellano.

Quindi stampato i testi per ogni singola diapositiva e suddiviso le 110 diappositive in gruppi di una decina a testa , fatto diverse prove in casa ognuno leggendo il proprio testo e calcolando il tempo che ci mettevamo a raccontarle.

Il massimo sarebbe stato riuscire ad imparare a memoria i testi per poter parlare senza l'ausilio del testo, ma era troppo complicato per noi, abbiamo deciso alla fine di tenere il testo a portata di mano e cercare di guardare in faccia la gente piu' che potevamo ed andare un po' a braccio.

La sala e' una sala della televisione nella sede del club a terra e precisamente nel centro di Gijon, con una televisione immensa , e preparato posti a sedere per una trentina di persone.

Non avevamo la piu' pallida idea di quante persone sarebbero venute, anche perche' per un errore di pessima comunicazione ai vertici il club aveva organizzato in un altra delle diverse sale nel club , un altra conferenza sul lancio di un libro con inizio mezzora prima della nostra.

Sono arrivati prima le persone a noi conosciute e piu vicine, Cecilia, la presidente della  Fundacion Alvargonzalez, il Vice Console italiano con la moglie, Antonio il nostro consulente commerciale della nostra banca, Monica la nostra ex professoressa di Castellano ora amica , il nostro vicino Fernando della veneranda eta' di 98 anni ma con una mente lucida e splendida e autosufficente, una coppia di navigatori Svedesi vicini di barca che non parlano mezza parola di castellano e alla fine non capiranno nulla, John e Belem due amici e Eva che e' la direttrice della scuola vela del club che ha organizzato il tutto.

Poi e' continuato l'afflusso , riempite tutte le sedie e importate altre e molte persone in piedi, circa una quarantina di persone in tutto, la sala traboccava ,un successone.

Siamo partiti emozionati e scusandoci preventivamente per il nostro Castellano ringraziando tutto il club e il Commodoro, una volta preso il passo abbiamo poi proseguito abbastanza scorrevoli , naturalmente Antonella molto piu' brillante di me con la lingua , ma tutto sommato me la sono cavata abbastanza bene e alla fine ci hanno fatto dei gran complimenti nel riuscire a parlare il Castellano in cosi' poco tempo che viviamo a Gijon, e cosa piu' importante tutti hanno ben capito e apprezzato cosa raccontavamo.

I 45 minuti sono poi diventati un ora e un quarto , aggiungendo poi un altro buon quarto d'ora di domande del pubblico, sono tutti rimasti estasiati e incredibilmente sorpresi dal nostro viaggio, e la gente non finiva davvero piu' di farci dei complimentoni, siamo veramente contenti di questa performance , era tempo che ce ne preoccupavamo , ma alla fine tutto e' andato nel migliore dei modi, grazie anche ad una buona pianificazione e studio.


Dopo questi due importanti avvenimenti per noi, prima la mostra di Antonella che ha avuto davvero un gran successo e poi questa conferenza che e' andata ben oltre le nostre aspettative , pensiamo che Gijon e' davvero un posto meraviglioso, con persone di una gran passionalita' e allegria , un posto da poterci vivere per lungo tempo...speriamo.











Con il Vice Console Italiano e consorte


Quale posto vi e' piu' piaciuto ?












domenica 21 gennaio 2024

Nomada entre mares

 Gijón  gennaio 2024

By Antonella

Iniziamo l'anno con un progetto in lavorazione da un po' di tempo che finalmente dopo un trasloco e un lungo viaggio riesce ad "arrivare in porto " grazie  al sostegno costante di Angelo e all'aiuto della nostra "profesora di spagnolo" Monica che ci ha messo in contatto con Cecilia, presidente della Fundación Alvargonzalez e alla nostra amica Selena, spagnola di adozione che ha trovato il bellissimo titolo "Nomada entre mares".

La preparazione era iniziata ancora a Horta dove inizialmente si pensava di farla, ma vuoi per le trattative che andavano per le lunghe, vuoi per la situazione incerta,  il progetto è rimasto in sospeso. Con il trasloco era ancora tutto incerto e i disegni impacchettati.  A Gijón le cose peró si sono mosse velocemente e inaspettatamente, come del resto il ritmo della vita, i contatti sono stati presi alla fine del 2022, con la presidente della fondazione Alvargonzalez, Cecilia, che si è dimostrata molto disponibile e al ritorno dall'Irlanda ci siamo messi io e Angelo a preparare e finalizzare i lavori rimanenti. 

La mostra è una selezione dei miei lavori dalla Malesia, Abu Dhabi, Malta e i disegni e acquarelli e le cartoline del viaggio in Patagonia, piú le due tavole originali del mio fumetto autobiografico "Call it Courage" e la tavola della pagina unica sul fumetto sui balenieri delle Azzorre " A baleia nos olhos" (La balena negli occhi) del concorso Avenida Marginal dell'associazione portoghese "Associaçao Tentaculo". Per dare una idea dettagliata della  mostra agli amici e familiari che non hanno potuto essere presenti ho fatto un video che raccoglie le interviste, le opere in mostra e il discorso di inaugurazione del direttore Ramon Alvargonzalez seguito dal mio. Mi scuso in anticipo se alcune immagini sono un po' sfuocate, ma ho cercato di dare il piú possibile un'idea generale. 



Qualche aneddotto...

La Fundación Alvargonzalez è una istituzione molto importante a Gijón e per ogni mostra che organizza nella sua sala di esposizione, oltre alla notizia sui suoi canali instagram facebook e X si occupa di contattare i media, radio, TV, il quotidiano La Nueva España, e oltre ad avere ben due trafiletti, uno su La Nueva España

 https://www.lne.es/gijon/2024/01/13/pintura-fundacion-alvargonzalez-96841841.html?utm_source=mail&utm_medium=social&utm_campaign=btn-share

e l'altro su un notiziario online (https://www.asturiasmundial.com/noticia/132253/viaje-artistico-transatlantico-nomada-mares-exposicion-antonella-antonioni-gijon/ )

qualche giorno prima dell'inaugurazione sono stata contattata dalla Radio del Principato delle Asturie per dieci minuti di intervista poche ore prima dell'inaugurazione. Parte dell'intervista in radio registrata grazie ad Angelo sempre presente, l'ho riportata nel video. Grande emozione nella sede della radio perché hanno messo come sottofondo la nostra canzone "Stranizza" di Franco Battiato.

Poi qualche minuto prima dell'inaugurazione nella sala dell'esposizione, intervista  della TV  RadioTelevision del Principado de Asturias qui di seguito il link. 

https://www.rtpa.es/noticias-sociedad:Un-viaxe-de-cai-en-cai-nun-veleru-de-11-metros-d'eslora_111705091172.html

 Insomma un'emozione dietro l'altra che, devo dire, ho gestito abbastanza bene, riuscendo a parlare in spagnolo senza troppe incertezze. 

Sono stata molto contenta di vedere all'inaugurazione le persone e le amicizie di Gijón invitate,  tra gli  altri ci ha piacevolmente sorpreso la partecipazione e l'interesse del vice console italiano delle Asturie Paolo Ercolani, venuto apposta da Oviedo e in particolar modo il sorprendente vicino di casa Fernando di 98 anni, entusiasta, che mi ha fatto i complimenti e ha scritto anche sul quaderno degli ospiti!!!! Per poi ritornare il martedí seguente accompagnato da una amica !!!!! E non contento il giorno dopo è andato alla sede del quotidiano a protestare perché secondo lui l'articolo pubblicato era troppo stringato e non avevano dato abbastanza rilievo alla notizia con una intervista!!!!

La domanda piú ricorrente è stata: " Perché Gijón ?? " in quanto si sentono un po`provincia penso io, e la risposta è stata per la cittá, il mare e soprattutto la gente. 

Questa mostra non ha e non aveva nessuno scopo commerciale, mentre per me ha avuto un gran significato nel dare importanza ai miei disegni e ai miei lavori che sono strettamente legati alla mia esperienza di vita e raccontano i nostri viaggi e che, come ha detto Angelo meritavano di essere condivisi ed esposti e non chiusi in un cassetto. Come hanno detto in molti non sono opere a se stante ma hanno dietro una storia.




Il mitico Fernando in visita alla mostra con una amica, madre di due ingegneri navali in giro per il mondo.


Il mercoledí 17,  alla sera, ho fatto una visita guidata, sono venute sei persone tutte molto interessate e partecipi. Tra di loro un appassionato di fotografia, Paulino Dominguez Garmon che ha fatto diverse foto pubblicate poi su facebook





La foto di Paulino Dominguez Garmon


 




sabato 23 dicembre 2023

Volare ...oh...oh

By Angelo

É questo il periodo dell’anno di follia indotta da un consumismo senza senso e scellerato, dall’acquisto incontrollato fino all’ultimo inutile regalo natalizio, della gara tra cittá a chi ha l’illuminazione natalizia piú imponente, mentre le centrali a carbone o a petrolio pompano all’estremo.

Dove le pubblicitá continuano a martellare sull’acquisto di auto elettriche che naturalmente verranno caricate connettendosi alle stesse centrali vedi sopra.

Dove basta mettere davanti ad una qualsiasi vendita il termine “sostenibile” o “bio” …il top è “ecosostenibile” che naturalmente nessuno ha la piú pallida idea del suo significato, mentre al COP 28 si raccontano barzellette di come estrarre piú petrolio, facendo finta di interessarsi alla problematica della CO2.

Senza poi menzionare il massacro scentifico che sta avvenendo  nella Striscia di Gaza.

Cosí quando si è stanchi di questa umanità come giustamente ribadiva Melville nel 1850:

 "Ogniqualvolta mi accorgo che la ruga attorno alla mia bocca si fa più profonda; ogniqualvolta c’è un umido tedioso di novembre nella mia anima; ogniqualvolta mi sorprendo fermo, senza volerlo, davanti a depositi di bare o in cammino dietro a tutti i funerali che incontro; e, specialmente, ogniqualvolta l’insofferenza mi possiede a tal punto che devo far appello a un saldo principio morale per trattenermi dal discendere in strada, e buttar giù metodicamente il cappello in testa ai passanti, giudico allora che sia venuto il momento di prendere il mare al più presto possibile."

 

Vorremmo, ma il periodo dell’anno non è dei piú propizi se non per brevi navigazioni costiere, e allora che si fa ? Si va a volare !!

Detto fatto, contattiamo l’Aerodromo de La Morgal a pochi chilometri da Oviedo, andiamo a conoscere Guti, un 72enne ancora in forma, istruttore di volo da mille anni e si decide di fare un volo su un piccolo aereo monomotore della scuola di volo.

Briefing sulla sicurezza, controllo esterno aereo, Antonella sul sedile posteriore come fotoreporter  ufficiale, io davanti a sinistra al posto di pilotaggio, Guti davanti a destra al posto dell’istruttore, tutti e tre in contatto radio via cuffie.

La giornata è senza sole, ma poco vento, ottima visibilità e copertura nuvolosa sui 5000 feet.

Un bel decollo e poi un giro di un oretta sui 2000 feet su Oviedo, Gijón e Villaviciosa che vederla dall’alto fa impressione essendoci stati mesi prima in barca.

Al rientro durante il circling della pista preparandoci per il finale, Guti mi passa il comando.

Mica facile, ci vorrebbe piú tempo per abituarsi al controllo, un po’ come si fa in barca che quando si va al timone ci vogliono almeno una ventina di minuti per “entrare” nel timonaggio.

Ma qua tempo ce n'è poco, l’aereo viaggia a 100 nodi e tutto va veloce, tutto deve essere pensato con molto anticipo.

Comunque tengo l’aereo abbastanza livellato e comincio la discesa per i 1000 feet virando a sinistra e presentandomi davanti alla pista di atterraggio, a quel punto passo i comandi a Guti che con un atterraggio tranquillo ci riporta a terra.

Arriviamo all’hangar e c’è un ragazzino di 17 anni che aspetta Guti per fare l’ultimo volo prima dell’esame del giorno dopo, comincia la sua carriera di futuro pilota commerciale col primo passettino nel prendere il brevetto PPL.

Mica male a 17 anni prendere il primo brevetto di volo.

Una gran bella giornata, fuori dall’usuale,e introdotti in un mondo completamente diverso da quello a cui siamo abituati.

Molto interessante il volo con piccoli aerei, se per alcune cose potrebbe somigliare al principio fisico della vela quando si va di bolina, per il resto è un altro mondo, dove tutto viaggia veloce e bisogna davvero pensare velocemente e pianificare per tempo, e cosa molto importante si viaggia nelle tre dimensioni.

Mentre in barca è come viaggiare in due dimensioni o almeno su un piano orrizontale dove gli spostamenti possono essere destra o a sinistra, in volo ci sono due piani, uno orrizontale e uno verticale che complica un po’ le cose e ci vuole molta pratica.

Overall una gran bella esperienza che probabilmente avrà qualche seguito, vedremo cosa ci riserva il 2024.

 


L'aereo


Check list prima della partenza



La fotoreporter


Ultimi controlli prima del decollo





Oviedo






Gijon


Gijon


Cimadevilla a Gijon


Il porto commerciale



Playa de Ponente






Il  porto del Musel 


Gijon dal mare






La Playa di San Lorenzo







Villaviciosa , con l'entrata complicata e l'ancoraggio ancora di piu'.



Il proseguimento del fiume di Villaviciosa


La cappa di nuvole sopra


Angelo al comando




Flap down e ci si prepara all'atterraggio


Nel finale con la pista in vista



Partenza dell'elicottero dei vigili del fuoco